"Sei triste, figlio mio?"


Quante volte sperimentiamo questa emozione? Io per primo, fà parte di noi, ma Gesù dimostra il male che noi non vediamo, dobbiamo avere Fede e credere che nulla sia impossibile con il nostro Salvatore!
Vediamo cosa ci dice incoraggiandoci oggi San Josemaria:

Non scoraggiarti mai, se sei apostolo. —Non c'è ostacolo che tu non possa superare. —Perché sei triste? (Cammino, 660)


La vera virtù non è triste e antipatica, bensì amabilmente allegra.
(Cammino, 657)
Se le cose riescono bene, rallegriamoci, benedicendo Dio che ci mette l'incremento. —Riescono male? —Rallegriamoci, benedicendo Dio che ci fa partecipi della sua dolce Croce...
(Cammino, 658)
Per porre un rimedio alla tua tristezza, mi chiedi un consiglio. —Ti darò una ricetta che proviene da buone mani: dall'apostolo Giacomo.
—“Tristatur aliquis vestrum?” —Sei triste, figlio mio? —“Oret!” —Fa' orazione! Prova e vedrai. (Cammino, 663)
Non essere triste. —Abbi una visione più... “nostra” —più cristiana— delle cose. (Cammino, 664)
Laetetur cor quaerentium Dominum”. — Si rallegri il cuore di coloro che cercano il Signore.
—Ecco una luce, per indagare sui motivi della tua tristezza. (Cammino, 666)

Redazione Ragionando con la Fede
Fonte Opus Dei

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